Oggi vi voglio raccontare di Afrodite, la dea della bellezza e dell’amore. I romani la chiamarono Venere, e tutti concordavano sul fatto che fosse bellissima come la primavera. Per molti era figlia di Zeus e di una ninfa, ma già dalla nascita si distinse dalle altre divinità: si racconta che nacque dalla spuma del mare vicino l’isola di Creta, in un bel giorno di primavera. Appena nata, arrivò sulla spiaggia sopra una conchiglia gigante; i fiori sbocciarono, gli animali festeggiarono contenti e direttamente dal cielo scese giù un carro trainato da colombe candide, che la portò dritta sulla cima del monte Olimpo. Corteggiata dagli dei e dagli uomini, Afrodite si ribellò al matrimonio impostole da Zeus: si sentiva troppo bella per essere la sposa di Efesto, un dio decisamente bruttino e non proprio ricco d’amore. Si innamorò quindi di altri compagni, con cui ebbe diversi figli. Presto vi racconterò le storie di alcuni di loro, per esempio di Enea (figlio di Afrodite e dell’umano Anchise) e di Eros (figlio della dea e del dio Ares). E vi racconterò anche una storia bellissima, che possiamo intitolare “Il pomo della Discordia”, in cui Afrodite ebbe una parte davvero importante. Dove c’era bellezza, amore e grandi emozioni, lì sicuro c’era Afrodite. Infatti la dea interveniva spesso anche negli amori dei comuni mortali. Era un po’ permalosa, però: guai a sentirsi più belle di lei. E guai a disprezzare l’amore: Afrodite puniva tutti quelli che scappavano dagli innamorati. Insomma, bizzarra e capricciosa, a volte vendicativa, ma sicuramente una delle dee più amate dagli antichi. Non era certo cattiva, era capace di donare gioia e bellezza a chiunque le portasse rispetto. Gli artisti le hanno dedicato splendide opere fino ai giorni nostri: non si contano le poesie, i dipinti e le statue in suo onore. Al suo passaggio i cuori cantano l’amore e gli occhi cercano il Bello, delizie terrene che l’Uomo ha sempre inseguito per sfuggire ai momenti bui del mondo.
bellissima afrodite