Quando Paride assegnò la mela d’oro ad Afrodite, lo fece per avere l’amore della donna più bella del mondo, Elena. Mai avrebbe immaginato cosa sarebbe successo per colpa sua! Eh già, davvero un bel problema, perché Elena era la moglie di Menelao, re di Sparta. Elena si era innamorata di Paride perché la dea Afrodite aveva deciso così, ma il povero Menelao non volle sentire ragioni: per lui si trattava di un rapimento in piena regola, un affronto difficile da digerire. Mentre i due innamorati se ne andavano felici a Troia (città nota anche con il nome di Ilio), Menelao si disperava per la perdita della bella moglie. Suo fratello Agamennone, re di Micene, ebbe un’idea, una soluzione insomma: riunire tutti i migliori condottieri e soldati greci, organizzare una spedizione di guerra e andare a Ilio per riprendersi Elena. Facile, a dirsi; un po’ meno, a farsi. Agamennone chiamò a raccolta i prìncipi delle regioni greche, tutti valorosi condottieri. Ogni principe radunò il suo esercito, così insieme formarono una grande moltitudine di uomini e di armi per andare a riprendere Elena. Fra questi, c’erano personaggi davvero famosi, come Ulisse e Achille. Fu una guerra lunga e molto particolare: durò infatti 10 anni, e persino gli dei dell’Olimpo si intromisero facendo il tifo, chi per l’una chi per l’altra parte. Dieci lunghi anni, quindi, di battaglie con l’aiuto divino, grandi colpi di scena e ingegnosi stratagemmi. Alla fine, i Greci vinsero sulla città di Ilio e si riportarono a casa la bella Elena. La vittoria avvenne proprio per una furbissima trovata di Ulisse, famoso per la sua astuzia. Fece costruire un enorme cavallo di legno, vi nascose all’interno i soldati più forti e fece finta che si trattasse di un regalo per i Troiani, una specie di gesto di pace. I troiani accolsero il cavallo dentro le mura della città, e lì fu la fine. Di notte, infatti, i Greci uscirono dalla pancia del cavallo e sconfissero la città di Troia dal suo interno. Questa storia rimase così famosa nella memoria degli uomini che ancora adesso leggiamo l’Iliade, componimento di Omero che racconta il decimo anno di guerra.
Gli episodi di questa guerra sono moltissimi e interessanti. Che ne dite, ve ne raccontiamo qualcuno?
È stato un testo molto interessante.
Bravi! Invece di raccontare ai bambini le solite storie senza testa ne coda interessarli alle storie epiche certo li aiuterà quando dovranno studiarle seriamente a scuole e poi, diciamolo, sono pure interessanti e fanno galoppare la fantasia dei nostri piccoli. Con i miei nipoti ho quasi esaurito il mio repertorio, ben venga un aiuto da internet. Complimenti Nonno Attilio