Lo strano paese delle allacciature

lo strano paese delle allacciature

Favole per bambini sulle allacciature

Care mamme, questa favola per bambini sulle allacciature è dedicata ai piccoli dai tre anni in poi. C’è un’età per imparare a vestirsi da soli, un’età per iniziare a mettersi le scarpe, chiuderle con il velcro, abbottonarsi o sbottonarsi un maglione, chiudere una felpa con la zip e infine, allacciarsi. Nel paese delle allacciature, i nostri bambini possono, soprattutto, imparare ad avere pazienza, non perdere la calma quando non si sa eseguire  un compito, accettare di dover fare molti tentativi prima di riuscire.

 

lo strano paese delle allacciature - favole per bambini

Favole per bambini: Lo strano paese delle allacciature

Ricky non era mai stato nel paese delle allacciature. Per la verità, Ricky era un bambino che non sapeva allacciarsi le scarpe; non sapeva neppure abbottonarsi il maglione e tirare su la cerniera della giacca a vento. Ogni volta che provava ad allacciarsi, ogni volta che voleva chiudere da solo la felpa con la zip o slacciarsi i bottoni del gilet, Ricky tentava, non riusciva e infine piagnucolava furioso.
“Uffa”. “Non voglio più vedere bottoni, cerniere, lacci di scarpe, cordicelle nei pantaloni!”, pensava.
Un giorno a Ricky capitò una grande sfortuna. Stava cercando di abbottonarsi un cardigan da solo, quando uno dei bottoni si staccò dal maglione e rotolò per terra. Il bambino e la mamma si chinarono per raccogliere il bottone, ma quel monello doveva essere finito molto lontano perché sembrava scomparso. Mamma e bambino guardarono sotto il divano, sotto il tavolo, nell’angolo dei giochi vicino a tavolino e cassapanca…niente da fare.
Ricky vide il bottone che ancora rotolava vicino al balcone e disse :
“Mamma, vieni, il bottone sta correndo!”.

 

Ricky e la mamma si avvicinarono al bottone, provarono ad afferrarlo e…d’improvviso il bottone prese il volo.

Si mise a volare alto nel cielo e, per magia, Ricky e la mamma pure riuscirono a volare!
Si aggrapparono al filo del maglione, rimasto attaccato al bottone e si trovarono in alto nel cielo. Il bottone li guidò fino al paese delle allacciature: c’era un’insegna, all’ingresso, ricamata con dei lacci da scarpe e diceva proprio:

BENVENUTI NEL PAESE DELLE ALLACCIATURE.

Questo paese era molto strano. Sui marciapiedi si trovavano dei tappeti di stoffa, tenuti insieme da alcune corde. Quando si arrivava a un incrocio con semaforo e strisce pedonali, proprio là, i nodi che erano stati fatti alle corde si scioglievano e per passare bisognava riannodarli. Una volta riannodati, scattava il semaforo verde!
Sulle scalinate, c’erano dei nuovi tappeti con bottoni automatici. Bastava calpestarli, con una leggera pressione, per attaccare i bottoni!.
Il paese delle allacciature era così, un’immensa scuola a cielo aperto dove poteva stare solo chi sapeva allacciarsi.

“Mamma, come farò adesso?“ disse Ricky spaventato.
“Non ti preoccupare, figlio mio”. “Ti aiuterò e imparerai ad allacciare le scarpe, fare i nodi, abbottonarti e sbottonarti”.
Mamma, dunque, si occupava di allacciare nei punti più difficili: ai cancelli e ai portoni, dove bisognava fare il nodo, come nelle scarpe da tennis.
Ricky iniziava a fare pratica su punti più facili: sulle scale, sui pulsanti degli ascensori, dove c’erano bottoni con asole molto grandi; di fronte alla fermata dell’autobus, dove c’erano strani fili da provare a infilare nei buchi. Questo era quasi un gioco divertente.

Ma perché mamma e bambino erano finiti nel paese delle allacciature? Quando sarebbero tornati a casa?

Forse l’incantesimo era legato al bottone che era scappato dal cardigan.
Ricky chiese alla mamma: “Dove è il bottone che era volato via? Dobbiamo trovarlo e riportarlo a casa!”
La mamma rispose: “Cerchiamolo. Il bottone ci ha portato qui e il bottone ci farà tornare”.
Provando e riprovando con le allacciature, Ricky e la mamma videro il loro bottone, in fondo alla strada.
Per raggiungere bisognava attraversare un ponte, ma era tutto fatto di fili che si dovevano annodare e allacciare.
Ricky tentò e ritentò. A volte riusciva al primo colpo, altre volte piagnucolava, nei punti più difficili interveniva la mamma.

Il bottone magico gettò un grido:

“Mamma di Ricky! Non aiutare più tuo figlio. Quando farà tutto da solo, il ponte sarà completo”.

Ricky provò tante volte. Finalmente, riuscì a infilare tutti i fili: il ponte fu pronto e il bambino potè afferrare il suo bottone.
Una volta trovato il bottone, mamma e bambino ritornarono magicamente a casa.
Ricky aveva imparato ad allacciarsi le scarpe, ad abbottonarsi e chiudere una zip, ma, soprattutto, sapeva che cosa si doveva fare per imparare: provare tante volte e non perdersi d’animo.

 

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