Giochi e attività pensando al metodo Montessori a casa
Applicare il metodo Montessori a casa può sembrare difficile. Da mamme indaffarate, non abbiamo tempo di leggere tutti i libri di Maria Montessori e non possiamo diventare esperte di pedagogia per bambini in pochi giorni. I consigli sul metodo Montessori che abbiamo letto su Internet non ci hanno convinto e non sappiamo da che parte iniziare. In questo post vorrei suggerire che applicare il metodo Montessori a casa, o perlomeno ispirarsi ai suoi principi, può essere facilissimo, se adottiamo un criterio diverso.
La primavera scorsa siamo stati con il bambino a casa di un parente, in Brianza. Eravamo invitati a pranzo, ma l’appartamento era piuttosto piccolo e così il bambino e sua nonna sono stati fuori in giardino per molto tempo prima di andare a mangiare. Casa di mia zia ha un bel prato davanti con tanti alberi alti. Il bambino e la nonna sono tornati felicissimi dentro casa con un cesto carico di ghiande e ci hanno giocato tutto il pomeriggio. Le ghiande erano interessanti da osservare e da raccogliere: in alcune di loro si era seccata e staccata la capocchia, oppure si erano spezzate.
Per osservarle meglio, nonna e nipote si sono dovuti organizzare: hanno scelto un tavolino del balcone, si sono procurati dallo studio della zia una lente da ingrandimento, tre scatole contenitori. Insieme alle ghiande, infatti, avevano raccolto anche foglie secche ed erano capitati anche degli aghi di pino. Bisognava dividere le tre tipologie di “raccolte dal bosco” e da questi sottoinsiemi nascevano delle domande.
Le foglie erano secche e marroni e gli alberi stavano diventando spogli. Perché i pini erano sempre verdi? A che cosa servivano le ghiande? Gli uomini mangiano le ghiande? Gli animali mangiano le ghiande? Quali animali mangiano le ghiande?
Un altro esempio: la bambina della mia amica, di 3 anni, torna a casa sempre con foglie e legnetti.
Le foglie sono molto interessanti in autunno, perché sono di molti colori diversi e perché hanno anche consistenza diversa: possono essere secche, umide o bagnate, fragili e facili da sbriciolare o flessibili e resistenti quando sono verdi.
A proposito, sapevate che il metodo Montessori dedica una parte importante alla botanica e allo studio della natura?
Applicare il metodo Montessori a casa
Applicare il metodo Montessori a casa, o almeno ispirarsi ai suoi principi per coinvolgere il bambino in un’osservazione della natura, potrebbe essere più semplice di quanto non si pensi.
1. Camminiamo più lentamente con il nostro bambino – quando è possibile, andiamo a piedi – e lasciamoci stupire come lui dalle cose del mondo.
Lo so, anche noi, come molte famiglie italiane, vivo in città. Recuperiamo angoli di resistenza, spazi verdi per “giocare a raccogliere” e spieghiamo bene al bambino che cosa è bene non prendere da terra. Castagne selvatiche, sassolini, foglioline di siepi o di cespugli, fiorellini di prati…si trovano anche fra le strade cittadine.
2. Giochiamo a osservare, selezionare, raccogliere: portiamo a casa, osserviamo di nuovo.
3. Il bambino perderà interesse facilmente in quello che ha raccolto, a meno che non gli diamo un contesto.
Applicare il metodo Montessori a casa, prima di tutto, significa creare le condizioni perché il bambino sviluppi da solo competenze e autonomia. Prima, però, è l’adulto ad aver allestito uno spazio adatto: un tavolo e sedie basse, oggetti veri, di uso quotidiano, alla portata del bambino, giochi montessoriani ma soprattutto occasioni di gioco.
4. Prepariamo una scatola, un vassoio, un contenitore, un tavolo dedicato a quello che abbiamo raccolto.
5. Che cosa possiamo fare con ghiande, foglie e legnetti? Facciamo il gioco delle differenze?
Le foglie che abbiamo raccolto hanno forme diverse? Vengono da alberi diversi?
6. A questo punto il gioco potrebbe prendere direzioni diverse. Possiamo dedicare un spazio a oggetti che si scoprono e si esplorano: possiamo usare quello che abbiamo raccolto per altri scopi o concentrarci sul suo aspetto reale.
7. Se stiamo osservando le foglie i nostri piccoli laboratori potrebbero andare in tante direzioni: primi rudimenti di botanica, spunti per imparare le stagioni e lo scorrere del tempo. Se facciamo lavori su carta, collage, disegni, colori e ritagli, sviluppiamo alcune abilità motorie, ma anche di pazienza e concentrazione.
A questo punto il gioco potrebbe prendere pieghe diverse. Non so se sono davvero efficace nell’applicare il metodo Montessori a casa: a me succede che, quando le domande di “scienze naturali” del bambino sono tante, io adotto spesso un’altra strategia. Dico: “andiamo a vedere al pc” o “andiamo in biblioteca a cercare un libro su questo”.
Le attività che si possono fare ispirandosi alla pedagogia montessoriana sono tante, molto di più di queste.
Il senso di questo post è non scoraggiarsi, ma guardarsi intorno, tenendo presente due punti di vista: quello del bambino e il nostro. Il bambino dovrà essere protagonista del gioco, non parte passiva; l’adulto, però, avrà un ruolo tutt’altro che marginale.
Il punto chiave che il metodo montessoriano ci insegna è valorizzare le competenze del bambino che, quanto a osservazione, spirito analitico, memoria, capacità di interrogarsi sul mondo, sa sempre meravigliarci.
Io lavoro col metodo Montessoriano